venerdì 2 febbraio 2018

"MASCHERA PER IL FIORE MERAVIGLIOSO" PER IL FEFF 2017

Titolo: " Maschera per il fiore meraviglioso"
Autore: Anna Givani
Tecnica: Penna a biro, pastelli, chine e pennarello su carta 

 Illustrazione eseguita all' interno del Collettivo Speice Lapis Illustratori FVG per il FEFF (udine) 2017 sul tema della metamorfosi in Oriente.


Il Nō è una forma teatrale giapponese molto antica tuttora in vita.

Il primo attore “schite” recita con la maschera. Quest’ultima è scolpita in modo tale che a seconda dell’ orientamento e della diversa incidenza della luce si producano mutamenti espressivi.



In questo tipo di teatro i movimenti degli attori sono stilizzati e ridotti all’ essenziale, piccoli cenni del capo e movimenti del corpo che assumono significati precisi.

Ricco è il costume che indossano.



Il massimo esponente del teatro Nō è Zeami Motokiyo (1363-1443), il quale nella sua opera “Fushikaden”(“Della trasmissione del fiore dell’interpretazione”)tramanda ai discendenti i segreti della recitazione.

Il fiore” è l’ arte della recitazione che ha tre forme: “Il fiore della gioventù” che sfiorisce con l’età, “Il fiore permanente”, che diventa ancora più bello dopo essere sfiorito e “Il fiore meraviglioso”,quello che non sfiorisce mai perché l’ attore non recita ma E’.

L’ attore cioè nella sua massima espressione è chiamato a recitare se stesso.

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